Sanoja: Francesco Guccini. Due Anni Dopo. Primavera Di Praga.
Di antichi fasti la piazza vestita
grigia guardava la nuova sua vita,
come ogni giorno la notte arrivava,
frasi consuete sui muri di Praga,
ma poi la piazza fermo la sua vita
e breve ebbe un grido la folla smarrita
quando la fiamma violenta ed atroce
spezzo gridando ogni suono di voce...
Son come falchi quei carri appostati,
corron parole sui visi arrossati,
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga.
Quando la piazza fermo la sua vita,
sudava sangue la folla ferita,
quando la fiamma col suo fumo nero
lascio la terra e si alzo verso il cielo,
quando ciascuno ebbe tinta la mano,
quando quel fumo si sparse lontano,
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
all'orizzonte del cielo di Praga...
Dimmi chi sono quegli uomini lenti
coi pugni stretti e con l'odio fra i denti,
dimmi chi sono quegli uomini stanchi
di chinar la testa e di tirare avanti,
dimmi chi era che il corpo portava,
la citta intera che lo accompagnava,
la citta intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,
dimmi chi era che il corpo portava,
la citta intera che lo accompagnava,
la citta intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga...
Francesco Guccini
Muita esiintyjiä