Sanoja: Zen Circus. Vent'anni.
Un reggimento di poveri operai di partito
una scopata per caso e l?anello e gia al dito
e poi a ventenni crescevano coi denti cariati
i perdenti da loro generati
mi ricordo un piazzale mi vestivo gia male
convinto che io non ero uguale ma
avevo amici daltonici precoci gia tristi
allegramente fatalisti
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
io quando avevo vent?anni avevo sonno
dalla terrazza sul mare sino al centro sociale
manciate di sputi e poi finiva gia male
c?era quello gia povero e chi ci diventava
la fica alla fine li uccideva
avevo tasche stracolme di cazzate orientali
ottimismo da spiaggia e coltellini speciali
e credevo al momento come a babbo natale
che fondamentalmente e uguale
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
io quando avevo vent?anni ero uno stronzo
(Grazie a cresta per questo testo)
una scopata per caso e l?anello e gia al dito
e poi a ventenni crescevano coi denti cariati
i perdenti da loro generati
mi ricordo un piazzale mi vestivo gia male
convinto che io non ero uguale ma
avevo amici daltonici precoci gia tristi
allegramente fatalisti
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
io quando avevo vent?anni avevo sonno
dalla terrazza sul mare sino al centro sociale
manciate di sputi e poi finiva gia male
c?era quello gia povero e chi ci diventava
la fica alla fine li uccideva
avevo tasche stracolme di cazzate orientali
ottimismo da spiaggia e coltellini speciali
e credevo al momento come a babbo natale
che fondamentalmente e uguale
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
avevo solo vent?anni avevo solo vent?anni
io quando avevo vent?anni ero uno stronzo
(Grazie a cresta per questo testo)
Zen Circus