Culo sulla lavatrice Sudo a dorso nudo I sandali per terra Parte la centrifuga Cosi mi sveglio piano Sudando nell'ombra dell'estate Voglio restare a
E torniamo a vestirci da diavoli Sotto natale Ci sara Tempo per purificare Tempo per purificare Tempo per purificare Tempo per purificare Per purificare
Guardami guardami, non dirmi no non sto' ascoltando me ne vado un attimo tanto rimango guardami guardami perche quegl'occhi intermittenti? la nebbia
Dove sei Eva,mitica preda? Dove sei figlia,madre,sorella santa? Dove sei tesoro,ricchezza insipida? Dove sei,tenebra,serpe,strega? Dove sei golosa,avida
Prendimi in un mazzo di fiorellini ti raccontero una storia che non vuol dire niente solo che un bimbo e morto perche non ha mai munto in un praticello
Stupito ti spiego cos'e non capisci anzi pensi che quello che dico non e che lo dico perche voglio dirlo ma perche devo parlar e allora sto zitto mi
Non so neanche, quando mangia il cane non so nemmeno chi glie ne dara chi mai sara non che io e i cani siamo lontani Ma il cappottino, non lo sopporto
Dove sono le armi io non conosco che quelle della mia ragione e nella mia violenza non c'e posto neanche per un ombra d'azione Non intellettuale faccio
E penso a lei che ride bene che salta bella nei suoi vestiti un arlecchino con unghie rosse sui piedi buoni e quel suo culo il corpo nudo lo sguardo
Era un pezzo di ghiaccio che vestiva di nero respirava la polvere di lenzuola da sogno non piangeva secco, sgranava gl?occhi distrutto, solo, nel mare
Io la vidi uscendo dalla porta mi guardo giusto per guardare m?inchinai, le strisciai le labbra sulla mano reduce da una serata alcolica odori della
Portero con me l?imbarazzo del primo bacio e i tuoi occhi nel lago le tue smorfie piccanti strofinandoci il naso la speranza spezzata di toglierti
Sguardo stanco stanco stanco che s?avvicina al cielo di quest?autunno che piano piano chiama un natale caldo E la nebbia nebbia nebbia salva solo il
E' passato un autobus m?ha lasciato il profumo della sua gonna corta e dei suoi tacchi alti senza speranza Con quegl?occhi neri e il naso asciutto
Rabbia di vivere con te che stai con un albero che lascia che le stelle mangino senza peccato un piccolo nido di formiche lasciate sole senza parlare
Guarda nella tasca ansiolitici e sonniferi cerca nella tasca la risposta lampo L?anima sta male nelle frenesie del tempo Si va avanti non ci si ferma
Non ascolto nessuno nemmeno il tempo Anche se il vento bussa sempre piu forte Perche piango e rido di me stesso E i discorsi si lacerano nei miei sguardi